Il giorno dopo
Buongiorno.
Il giorno dopo.
Che la pace sia con voi!
Siccome è stato alzato un vespaio inutile, ne ho sentite di cotte e di crude, giudizi da bar che nulla hanno a che vedere con la convivenza civile.
Volevo far presente ad alcuni che io non sono tenuto a conoscere le date del calendario liturgico visto che non sono un perfetto cattolico, o, come dite voi, cattolico praticante.
Sarebbe bastata una telefonata per farmi notare delle coincidenze di date , come è stato poi e come poi è stato ragionevolmente rimandato quanto programmato per non intaccare sensibilità diverse, a dispetto di voi intransigenti, pronti a lanciare strali e giudizi.
Per il rispetto che ho per quello che mi circonda, grazie all’educazione e alla formazione ricevuta, contrariamente da quanto affermato da alcuni, civilmente vi voglio ricordare che:
Lo Stato italiano è una Repubblica democratica laica e aconfessionale.
Il concetto di laicità impone il rispetto della libertà di coscienza, ciò implica che lo Stato non appartiene a una parte della popolazione, ma a tutti, senza discriminazioni basate sugli orientamenti personali, ideologici, politici e religiosi etc.
Tale principio, pur non formalmente espresso, viene presupposto e si ricava in via interpretativa da numerosi articoli della Costituzione e dall’orientamento che la giurisprudenza costituzionale ha espresso quando è stata chiamata a pronunciarsi in merito.
Da tale analisi traspare un fenomeno definito da più parti della dottrina «laicità all’italiana», che non significa indifferenza nei confronti della religione, ma che assicura eguale tutela del sentimento religioso.
il principio costituzionale di laicità o non confessionalità dello Stato significa che la religione e gli obblighi morali che ne derivano non possono essere imposti.
Libera chiesa in libero stato!
Pasquale Di Cosmo